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Strategie e affini

I Web Service di SharePoint

Sia WSS che SPS espongono un certo numero di Web Service, gran parte dei quali interrogabili anche se si è utenti con accesso anonimo (ma ovviamente almeno appartenenti al Site Group Lettore).


Di seguito provo ad elencare i principali Web Service:



  • http://server/_vti_bin/Alerts.asmx – Metodi per lavorare con gli Avvisi (Alerts)

  • http://server/_vti_bin/DspSts.asmx – Metodi per interrogare gli schemas ed i dati

  • http://server/_vti_bin/DWS.asmx – Aree di lavoro documenti (Document Workspaces)

  • http://server/_vti_bin/Forms.asmx – Forms Aspx

  • http://server/_vti_bin/Imaging.asmx  – Raccolte immagini (Picture libraries)

  • http://server/_vti_bin/Lists.asmx – Accesso agli Elenchi (Lists)

  • http://server/_vti_bin/Meetings.asmx – Aree di lavoro riunione (Meeting Workspaces)

  • http://server/_vti_bin/Permissions.asmx – WSS Security

  • http://server/_vti_bin/Sites.asmx – Modelli di sito (Site templates)

  • http://server/_vti_bin/UserGroup.asmx – Utenti e Gruppi

  • http://server/_vti_bin/versions.asmx  – Versioni (versioning) nelle Raccolte documenti (Document libraries)

  • http://server/_vti_bin/Views.asmx – Visualizzazioni (Views)

  • http://server/_vti_bin/WebPartPages.asmx  – Web Parts

  • http://server/_vti_bin/Webs.asmx – Informazioni relative ai Sotto siti

Time4Tech, intervista TV

Un po’ di sano narcisismo… va beh, scherzi a parte 🙂


Uno dei progetti SharePoint che ho coordinato è divenuto oggetto di un’intervista TV per la trasmissione Time4Tech, in onda su Canale Italia e in videostreaming sul sito http://www.time4tech.net/


Nel corso dell’ottava puntata del programma si parla di condividere le informazioni come forma di comunicazione: elemento fondamentale per le aziende piccole medie e grandi.


Ah, a proposito… il progetto presentato è la intranet dell’Aeroporto Internazionale di Bologna.

Semantic IntraWeb

Pubblico un articolo scritto qualche mese fa in vista di un mio intervento ad un seminario, per condivisione con chi segue il Blog.
Il tutto nasce da alcune considerazioni sull’onda del Semantic Web, e da affermazioni come quelle di Tim Berners-Lee che definisce così il web semantico, “…è un estensione del web attuale in cui le informazioni sono strutturate con un senso compiuto, migliorando il lavoro tra le persone e i computer“.

Semantic IntraWeb

Non solo il Web su Internet sta esprimendo sempre più insistentemente la richiesta di una migliore accessibilità alle informazioni e migliore organizzazione ed integrazione delle risorse. Anche le Intranet aziendali soffrono degli stessi problemi, offrendo agli utenti quantità di informazioni sempre maggiori e difficilmente accessibili. Le Intranet stanno via via passando da semplici contenitori di informazioni web-based a complessi archivi documentali, integrati a servizie sistemi informativi.



La progettazione delle Intranet e la trasformazioni delle attuali infrastrutture non può evitare di fare i conti con questa realtà, trasformando le reti aziendali da semplici “vetrine” dell’organizzazione a funzionali strumenti di accesso e strutturazione delle informazioni.



Molte delle intuizioni del Semantic Web possono dunque essere recepite e implementate anche nell’ambito Intranet, valorizzando –specialmente per le organizzazioni medio grandi– il ruolo degli strumenti di ricerca e categorizzazione dei documenti.



L’intervento cercherà di dimostrare come è oggi possibile condurre con cura l’analisi e la progettazione delle Intranet, valutando sin dal principio le opportunità per facilitare ed integrare le informazioni ed i servizi. Verranno anche presentati, a titolo esemplificativo, alcuni progetti Intranet realizzati ed in corso di realizzazione che prevedono l’implementazione di soluzioni attraverso i Microsoft SharePoint Products and Technologies.



La scelta dei SharePoint Services o di SharePoint Portal Server è funzionale a suggerire una possibile soluzione Open Standard “di serie”, dimostrando come attraverso un prodotto commerciale molto diffuso e solo parzialmente sfruttato sia possibile perfezionare le funzionalità di ricerca e personalizzare i servizi per la categorizzazione delle fonti al fine di migliorare l’accessibilità delle stesse. Analogamente, le tecniche di analisi e di organizzazione delle informazioni presentate possono essere applicate a soluzioni custom realizzate attraverso strumenti non proprietari e integrate a soluzioni Intranet già realizzate.


Le motivazioni

La necessità di gestire adeguatamente ed in modo profittevole il capitale di conoscenza tangibile (documenti, database, ricerche…) ed intangibile (skills, esperienze, competenze…), come prerequisito di successo, porta all’esigenza di adozione e definizione delle caratteristiche di utilizzo di un portale aziendale Intranet ed Extranet al fine di ottenere un accesso completo alle informazioni aziendali (documentazione, dati, applicazioni di utilizzo), che solitamente, risultano suddivise in blocchi isolati e di difficile reperimento.



Molte organizzazioni oggi desiderano poter integrare all’interno delle applicazioni di Office Automazion e all’interno dei Web aziendali:




  • risorse e servizi di ricerca intelligenti e personalizzabili;
  • modalità e funzionalità di aggiornamento e notifica push e pull per ridurre le perdite di tempo rispetto alle informazioni da presidiare;
  • aree di lavoro comuni e condivise dove poter collaborare sui progetti;
  • spazi per discutere e commentare i documenti in lavorazione e riuscire a capitalizzare le esperienze maturate.

Da WordML a PDF

Segnalo un prodotto, a chi avesse la necessità di trasformare documenti WordML in PDF.


Si tratta di Altsoft Xml2PDF, un prodotto scaricabile anche in valutazione che espone un’interfaccia .NET API e permette la creazione dei documenti server-side.


Questa la breve descrizione raccolta dal sito del produttore:
Altsoft Xml2PDF is a .NET based formatting engine for converting XSL-FO, SVG and XHTML files to PDF. It takes XSL-FO, SVG, XHTML or XML+XSLT files as an input and supports compression, font embedding/subsetting, security, interactivity and many other features in PDF generation.


I prezzi variano dai 49 ai 1.599 USD, a seconda della versione.

Microsoft “attacca” il formato Adobe PDF con “Metro”

In occasione di WinHEC 2005 Microsoft ha annunciato che con Longhorn introdurrà Metro, quale sistema per la creazione, visualizzazione e stampa dei documenti.


Si tratta in pratica di un insieme di specifiche XML-based (il formato si chiama Metro Reach) per descrivere il layout dei documenti (per il rendering degli stessi in visualizzazione e stampa).


Metro prevederà un visualizzatore ed i file potranno essere creati con la logica print-to-file da qualsiasi applicazione Windows.


Con questa mossa Microsoft cercherà di “rimpiazzare” l’Adobe PDF come formato diffuso per l’interscambio documentale.


Per saperne di più e conoscere qualche dettaglio sulle future specifiche di Metro.

PowerPoint è il braccio… tu sei la mente!

Proprio così, è così che si intitola il primo capitolo del libro che ho scritto su PowerPoint 2003, pubblicato per Mondadori, ormai credo alla terza ristampa.


Anche oggi -e non è certo la prima volta- mi è capitato di essere “vittima” della powerpointite, o non so come diavolo chiamarla…


In pratica ormai la gente in azienda è diventata  quasi analfabeta: i tempi sempre più veloci, le esigenze di sintesi e l’esasperata-ante necessità di comunicare, porta da anni all’utilizzo di slides… costringendo a volte timidi relatori di fronte a platee più o meno vaste, attrezzati di videoproiettore, puntatori laser (e chi più ne ha, più ne metta) e come rispondono collaboratori e manager? Via… giù di elenchi puntati!


La sana e vecchia abitudine di scrivere report e ralazioni è ormai un lusso per pochi. Ora si scrivono liste, elenchi… e poco altro.


Ma non fraintendetemi! Anche io uso PowerPoint. E certo non lo ritengo un cattivo strumento. Ma è uno strumento: appunto.


Nessun problema quindi se gli elenchi servono come traccia sintetica per un commento più ampio del relatore. Nessun problema se si tratta di un executive report, poi corredato di report più approfonditi, corredati di dati e grafici per chi è interessato a saperne di più.


Purtroppo PowerPoint non è sempre utilizzato a dovere. E negli Stati Uniti sono addirittura sorti dei movimenti d’opinione contro PowerPoint… Dove alcuni manager proibiscono l’uso di strumenti di presentazione ai propri collaboratori, costringendoli forzatamente a riflettere di più su quanto scrivono e a produrre report e relazioni prive di elenchi puntati. Forse tutto iniziò nel 2001, quando The New Yorker pubblicò un famoso articolo intitolato “Absolute PowerPoint”… [puoi leggere un interessante articolo]
Beh, non esageriamo! Non prendiamocela sempre con gli strumenti. Cominciamo a prendercela con chi li usa, e soprattutto li usa male!


Sul web mi sono imbattuto in un’azienda che realizza persino sfondi per presentazioni business stress


Ho letto di recente anche alcuni articoli, che suggeriscono come sfruttare al meglio PowerPoint. Ma anche in questo caso -così come in tanti altri- servirebbe un po’ più di formazione agli utenti e… una buona dose di buon senso! 🙂