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SharePoint 2013… ultima chiamata

Sono ancora tante le installazioni di SharePoint Server 2013, con aziende che sfruttano questa vecchia versione di SharePoint on-premises per tenere in piedi la propria Intranet aziendale, i sistemi di collaborazione documentale o anche (in alcuni casi) i propri siti Web.

Siamo ormai all’ultima tappa delle scadenze di End of support, già terminato per i cicli standard di supporto.

Il supporto esteso offerto da Microsoft, e quindi anche le patch di sicurezza, terminerà l’11 aprile 2023.
Questo nell’ipotesi che la farm sia comunque stata aggiornata in termini di public updates:

SharePoint Server 2013 and SharePoint Foundation 2013 ReleasesSupport End Date
Service Pack 110/04/2018
April 2017 Public Update – March 2018 Public Update10/04/2019
April 2018 Public Update – all future Public Updates11/04/2023

Quindi… se per qualche ragione stai ancora utilizzando SharePoint 2013… trascurando che nel frattempo Microsoft ha rilasciato SharePoint Server 2016, poi SharePoint Server 2019 e quindi SharePoint SE (Subscription Edition)… e che orami oltre il 90% degli utenti SharePoint è su SharePoint Online in Microsoft 365… tieni presente i rischi a cui stai andando incontro!

Per maggiori informazioni.

Non perdiamo il secondo episodio di Be Connected Hour

Dopo il successo del primo episodio “pilota” di Be Connected Hour, eccoci al secondo appuntamento.

Il focus della sessione streaming su Linkedin anticiperà alcuni degli argomenti della track SEC, dedicata al mondo della security in ambito modern work, che faranno poi parte dell’evento Be Connected Day del 15 giugno 2022 a Bologna.

Il secondo episodio di BCh si terrà venerdì 29 aprile 2022 alle ore 11.00, e sarà come sempre ad iscrizione gratuita.

Gli speaker della sessione saranno:

Michele SensalariMarco Moioli , Lorenzo GrasseniRiccardo Corna

Questi gli argomenti:

– Nuove topologie e novità di Azure AD Connect
– Evoluzione delle metodologie di PasswordLess authentication
– Rilevare e rispondere ad attività malevole sull’identità con Microsoft Defender for Identity e Azure AD Identity Protection
– Gestione della delega amministrativa in Azure AD
– Microsoft Defender for Endpoint per tutti i piani Microsoft 365: novità e funzionalità
– Le novità nella gestione e protezione degli endpoint con Microsoft Endpoint Manager
– Windows 365 funzionalità per la sicurezza del tuo Cloud PC
– Proteggere i tuoi strumenti di collaborazione con Microsoft Defender for Office 365 e Microsoft Information Protection

Rilasciata la nuova versione di SharePoint on-premises

Nei giorni scorsi è stata ufficialmente rilasciata la nuova versione di SharePoint Server, per aggiornare le versioni on-premises della piattaforma.

Ne avevo già parlato ormai parecchio tempo fa, in occasione del rilascio della Preview.

Con il rilascio della versione finale, Microsoft ha aggiornato anche la documentazione di prodotto, descrivendo nei dettagli le caratteristiche incluse nella nuova release.

Rammento che, con questa nuova versione, SharePoint perderà l’abituale “numerazione” che ci ha accompagnato dal 2001.
La “Subscription Edition” sarà aggiornata nel tempo, senza prevedere delle vere e proprie nuove release, integrando caratteristiche e novità che Microsoft valuterà di rilasciare, spesso implementando caratteristiche precedentemente introdotte su SharePoint Online.

Alcune delle novità principali:

  • Upgrade diretto da SharePoint Server 2016 e 2019, evitando i ben noti vincoli dell’upgrade “double-hop”
  • Supporto per Windows Server 2022
  • Supporto per l’autenticazione OpenID Connect 1.0
  • Supporto per un nuovo BLOB Storage provider (Remote Share Provider), per evolvere le infrastrutture dove si è decusi du esternalizzare i contenuti al di fuori dei Content DBs
  • Evoluzione del People Picker integrando anche le forme di autenticazione moderna
  • Evoluzione di numerose funzionalità all’interno della Central Administration (che era oggettivamente ferma da anni, costringendo gli amministratori ad operazioni disponibili esclusivamente via Powershell)
  • Gestione integrata dei certificati SSL
  • Motore di ricerca con modern pages
  • UX migliorata per le esigenze di accessibilità
  • Nuove UI per list e library, per offrire una maggiore coerenza con l’esperienza su Microsoft 365

SharePoint Server Subscription Edition

Microsoft ha rilasciato, già scaricabile, la Preview della nuova release di SharePoint Server, la versione on-premises della piattaforma di collaboration di Microsoft.

Si tratta di una versione successiva a SharePoint Server 2019 (attualmente l’ultima sul mercato per il mondo on-premises), e -come si intuisce dal nome- non sarà più contrassegnata da un “numero” di versione (2001, 2003, 2007, 2010, 2013, 2016, 2019).

La nuova edizione “Subscription” seguirà l’idea degli aggiornamenti continui, più o meno sulla falsariga di quello che ci ha abituato a esplorare SharePoint Online.

Addio anche al vecchio modello di licensing (come lascia intuire il nome), abbandonando la vecchia idea di licenza server + software assurance, e seguendo la tendenza ormai consolidata del prodotto soggetto a sottoscrizione (come del resto anticipato nello scorso ottobre 2020, quale politica per i servizi on-premises).

Un bel modo per festeggiare i 20 anni di SharePoint, consegnando al mercato una “versione senza tempo”, che seguirà le seguenti tre logiche:

  1. Sempre aggiornata
  2. Sicura e affidabile
  3. Progettata per te

SharePoint Server SE (la chiameremo così) potrà ricevere aggiornamenti continui, minimizzando gli impatti delle upgrade (Build2Build) e recependo con una frequenza maggiore le novità più significative rilasciate sul cloud.

Ci sarà un altro mito sfatato: sarà possibile fare un upgrade di versione sia da farm SharePoint Server 2016 che da SharePoint Server 2019, senza più vivere lo storico vincolo che ci ha costretto a doppi/tripli salti carpiati, trovandoci storicamente costretti ad aggiornare il prodotto solo dalla versione immediatamente precedente.

Il supporto a Windows Server 2022 consentirà di sfruttare i benefici delle ultime caratteristiche di sicurezza, come ad esempio TLS 1.3.

Verrà introdotto il supporto per l’autenticazione OpenID Connect (OIDC 1.0), diverse facilitazioni per la configurazione di service application federate tra farm diverse (anche 2016 e 2019) ed importanti miglioramenti in termini di performance.

Su questa pagina potrai trovare dettagliate tutte le novità della nuova release (avrò occasione di scriverne ancora in futuro), mentre da questa pagina potrai scaricare la versione preview (attenzione perché le preview non sono soggette a supporto, quindi è possibile utilizzarle solo per studio e test).

Scoprire quale versione della SharePoint Online Console stai utilizzando

Sappiamo tutti molto bene che Office 365, e quindi anche SharePoint Online, sia in continua e rapida evoluzione.

Sappiamo bene che Microsoft aggiunge nuove funzionalità, e che spesso ci troviamo in difficoltà a gestire le novità attraverso i nostri strumenti di amministrazione.

Oltre ai portali di amministrazione di Office 365 (anch’essi in continua evoluzione) è spesso necessario (o utile) utilizzare PowerShell per gestire i servizi e gli strumenti di Office 365.

La SharePoint Online Console è l’estensione PowerShell pensata per supportare l’amministrazione di SharePoint Online.
E’ importante utilizzare sempre una versione aggiornata della console, altrimenti di corre il rischio di non disporre dei comandi necessari alla gestione delle ultime funzionalità rilasciate.

Per prima cosa è utile verificare qual è la versione della console che si possiede, eseguendo dalla console i seguenti comandi:

$module = Get-Module -Name Microsoft.Online.SharePoint.PowerShell  

$module.Version.ToString() 

Se la versione è un po’ datata, consiglio di disinstallare la console e reinstallare una nuova build, scaricando l’ultima versione da qui.
Rammento anche che è necessario scaricare la versione giusta (32 o 64 bits) in funzione del proprio sistema operativo… (ma c’è ancora qualcuno che usa un sistema operativo a 32 bits?)

Quali sono i benefici di SharePoint 2019

Come tutte le estati, momento di relax e vacanza per molti, anche quest’anno in tanti approfitteranno per aggiornare le proprie SharePoint Farm alla versione 2019 del prodotto. Del resto fa parte della dura vita di noi sistemisti SharePoint… 🙂

In tanti, preparandosi al momento dell’upgrade, mi hanno chiesto: “Ma è davvero utile aggiornare SharePoint e passare alla versione 2019?“.

Provo quindi a riassumere i principali benefici della nuova versione della piattaforma, tralasciando gli aspetti “ovvi” legati all’aggiornamento tecnologico (supporto Microsoft più esteso nel tempo e utilizzo di sistemi più aggiornati).

Il suggerimento è soprattutto rivolto a chi ancora utilizza SharePoint 2013 (nemmeno penso a chi utilizza ancora 2010 o 2007 o 2003 o 2001…), che terminerà (solo se correttamente patchato) il supporto esteso tra non troppo tempo, ma anche a chi fosse già passato a SharePoint 2016.

Spesso ci si limita a valutare l’upgrade per “sole ragioni di aggiornamento tecnologico”, ma il mio consiglio è quello di valutare i benefici dell’aggiornamento anche in termini di nuove funzionalità per l’utente… magari pensando anche ad un aggiornamento in due fasi (prima quella tecnologica, conservando la vecchia UI/UX, e quindi quella di “modernizzazione” dei siti SharePoint).

Esperienza moderna

Mutuandole da SharePoint Online (che sappiamo essere sempre più avanti per definizione), SharePoint 2019 introduce una buona parte delle caratteristiche dell’esperienza moderna:

Home page di SharePoint
  • Pagina iniziale di SharePoint
  • Elenchi e raccolte
  • Pagine Home del sito del nuovo sito del team e delle comunicazioni
  • Nuove pagine
  • Contenuto del sito
  • Utilizzo del sito
  • Cestino

Analizzando più da vicino le differenze tra SharePoint 2016 e 2019, evidenzio come l’esperienza di lavoro su liste e libraries sia decisamente diverso (e più ricca sulla nuova versione):

Anche i Team Sites, uno dei caposaldo dell’utilizzo di SharePoint, offre un’esperienza decisamente “diversa”:

senza poi pensare all’introduzione dei Communication Sites, che garantiscono una capacità comunicativa notevole:

Parlando poi delle Pagine web, sparisce il vecchio concetto di “Web Part Zone”, introducendo una gestione delle pagine per blocchi, con grande flessibilità (e forse minore controllo sui layouts):

Sulle pagine web va anche ricordato che non esiste una effettiva “parity features“, ossia un’equivalenza tra le pagine web “classiche” (soprattutto se in regime di Siti di Publishing) e pagine web “moderne”.

Anche il Search offre una nuova esperienza all’utente, garantendo (questo vale per tutte le caratteristiche “moderne”) anche piena fruibilità da device mobile (tutti i siti moderni sono web responsive):

Migliorato il supporto per lo SharePoint Framework

SharePoint 2019 supporta lo SharePoint Framework 1.4.1 per offrire agli sviluppatori la possibilità di creare Web Part moderne in grado di lavorare sia su SharePoint Online che su SharePoint On-premises.

OneDrive

In tanti ormai hanno compreso il potenziale di OneDrive for Business su Office 365, e quindi è facile immaginare i vantaggi di utilizzo “domestico” dello strumento per la gestione dei dati individuali anche sulla piattaforma On-premises.
Ricordo anche che, ormai da qualche versione di SharePoint, è possibile configurare un ambiente OneDrive ibrido, scegliendo il redirect verso Office 365 per determinati utenti e l’utilizzo su SharePoint 2019 per altri utenti.
Un criterio di scelta può essere quello della “data privacy” (a vantaggio dell’On-premises), oppure quello del volume (sull’Online godiamo di grandi volumi senza appensatire l’infrastruttura locale), oppure la facilità di condivisione verso utenti esterni all’organizzazione (decisamente più semplice da realizzare su Office 365).

La vera novità per OneDrive su SharePoint 2019 è quella del pieno supporto del nuovo client (Next Generation Sync Client), recependo i vantaggi del sync selettivo del Files on demand.

App Launcher

Immaginando che gli scenari di configurazione ibrida siano sempre più diffusi, è facile comprendere come possa essere anche “disorientante” per un utente lavorare un po’ su SharePoint Online e un po’ su SharePoint 2019.

Una valida strategia per garantire maggiore continuità ed integrazione all’utente è quella di valorizzare la presenza dell’App Launcher, sia in termini di UI che della possibilità di creare “cross links” tra i due sistemi:

PowerApps e Flow

Ormai sappiamo bene che Microsoft ha deprecato da tempo l’utilizzo di InfoPath e SharePoint Designer (che comunque resteranno dentro al supporto Microsoft, per gli ambienti On-premises, fino al 2026). Sappiamo anche che ancor oggi non esistono della vere alternative complete ai due gloriosi strumenti… ma esistono anche approcci diversi per chi è amante delle personalizzazioni “no code”.

Sfruttando i benefici di Flow, PowerApps e Power BI di Office 365, integrabili anche sugli ambienti SharePoint 2016/2019 (se gli utenti dispongono anche di sottoscrizioni ad Office 365), è possibile immaginare nuovi scenari di soluzione, anche rinunciando ai vecchi InfoPath e SPD.

Power BI Report Server

Con l’uscita di SharePoint 2019 molte delle vecchie funzionalità orientate alla Business Intelligence sono state deprecate o dismesse (es. l’integrazione tra SharePoint e SQL Server Reporting Services).

La spinta di Microsoft è verso l’utilizzo sempre maggiore di Power BI, inclusa la possibilità di utilizzare il Power BI Report Center:

L’integrazione con i dati On-premises è garantita da Data Gateway, utile anche per completare gli scenari ibridi realizzati con Flow e PowerApps.

Microsoft teams IT Architecture

Microsoft ha rilasciato degli efficaci posters per descrivere i concetti principali dell’architettura IT di Microsoft Teams.

Già solo la prima pagina credo possa essere di grande aiuto per chiarirsi le idee rispetto al ruolo dei diversi componenti di Teams e alle loro relazioni:

In tanti infatti sottovalutano le relazioni tra Teams e gli Office 365 Groups, e di conseguenza alle componenti collegate di OneDrive for Business, SharePoint Online, Exchange Online, Planner, Stream e Yammer.

Ecco il link per scaricare i posters.

Preparare Ambienti SharePoint per i Test

Chi, come il sottoscritto, si trova frequentemente a riprodurre scenari di test o assimilabili a farm di clienti, per validare determinate soluzioni… si trova spesso a fare i conti con degli ambienti SharePoint “usa e getta”.

Gli ambienti possono essere sia on-premises, su delle SharePoint Farm di test (spesso su delle VM sul mio PC o su Azure), che su Office 365, su site collection di test o su tenant di test.

La community di SharePoint ha rilasciato recentemente un efficace script Powershell denominato SharePoint Site Population Script for Testing.

Si tratta di uno script in grado di creare, su ambiente on-premises, un set di strutture e contenuti a piacere, realizzando così un ambiente per i test meno “vuoto” del classico creato durante il provisioning delle componenti di SharePoint.

Per capirci meglio, ecco le componenti che è possibile governare attraverso lo script:

  1. Create a new web application, with a new web application pool.
  2. Create new database and associate it with the new web application.
  3. Update the local HOSTS file to make the new site accessible from the server.
  4. Create a Root Site in the new web application.
  5. Create a Test document and store it in the local temp folder.
  6. Populate the default “Document Library” in the root site with the number of documents specified.
  7. Create new lists in the root site based on the number of lists specified.
  8. Populate each list in the root site with the number of items specified.
  9. Create new sub sites based on the amount specified.
  10. Populate the default “Document Library” in all sub sites with the number of documents specified.
  11. Create new lists in each sub site based on the number of lists specified.
  12. Populate each list in all sub sites with the number of items specified.
sptest.jpg

Per chi lavora su SharePoint Online, ricordo la possibilità di richiedere un Office 365 Tenant di Trial (limitato nel tempo ma gratuito, e spesso più che sufficiente per il periodo dei test), oppure ottenere un Office 365 Demo Tenant (opzione più o meno ricca se si è Microsoft Partner).
Nel caso del Demo Tenant è anche possibile ottenere un ambiente pre-popolato di contenuto e account, veramente efficace per demo e test.

Verso la fine del supporto per SharePoint 2010

Con questo mese entriamo nel periodo di “end of extended support” per SharePoint 2010.

So per certo che in circolazione ci sono ancora un bel numero di SharePoint 2010, che tra l’altro ricorderete essere stata una versione che introdusse una forte accelerazione alla diffusione del prodotto, nell’ormai lontano 2009.

2010-Logo.png

Occorre ricordare che nel ciclo di vita di prodotto Microsoft tende a garantire più supporto solo sull’ultima e penultima release, e dobbiamo ricordare che alcune settimane fa è stato rilasciato SharePoint Server 2019… che quindi pone ancora più lontano SharePoint 2010 (2010>2013>2016>2019).

Sottolineo questo aspetto perché se state valutando di procedere con un upgrade del vostro SharePoint 2010, dovete tener presente la regola che impone un aggiornamento di versione alla volta, senza “double-hops”, costringendovi a una tripla upgrade (allestendo, anche se provvisoriamente, tre nuove farm SharePoint) per arrivare ad aggiornare il vostro sistema a SharePoint 2019.

Ma quali sono i rischi reali?


 Nell’Ottobre 2020 terminerà anche il “Mainstream Support”, dopo di che partirà il periodo di Extended support, dove Microsoft rilascia solo security updates, trascurando ogni possibile big fixing e tantomeno rilascio di nuove funzionalità.

Non vanno trascurati gli aspetti di compliance agli aspetti di vulnerabilità (difficilmente un sistema SharePoint 2010 supererà oggi un compliance audit).
Alcuni requisiti (es. gli standard per i pagamenti sicuri PCI) non saranno più rispettati, e se il sistema SharePoint fosse alla base di una soluzione di e-commerce i sistemi MasterCard e Visa potrebbero scegliere di non offrire più supporto.

I costi di maintenance saranno sempre più significativi, e pertanto la soluzione di upgrade (o sostituzione con una versione più aggiornata) credo debba essere presa in seria considerazione.

SharePoint Migration Tool continua a crescere

SharePoint Migration Tool, il tool gratuito di migrazione realizzato da Microsoft, per facilitare l’adozione di Office 365 (SharePoint Online e OneDrive for Business) sta crescendo ancora.

E’ stata rilasciata una nuova UI più gradevole, e Microsoft ha annunciato (per gennaio 2019) che saranno migliorate le funzionalità per la migrazione da SharePoint on-premises a SPO/OD4B (non solo di documenti ma di interi siti e sotto siti).

Inoltre, grazie alla presenza di PowerShell cmdlets, è possibile schedulare processo di migrazione o refresh di contenuto.

E’ possibile verificare le funzionalità via via rilasciate per SPMT su questa pagina.