Gartner ha recentemente pubblicato i nuovi “magic quadrant” sulle piattaforme per la Business Intelligence.
Nel quadrante in alto a destra si distanzia Microsoft, grazie al successo di Power BI ma non solo, considerando nel suo insieme la Data and AI Platform.
Questa è stata la settimana di Microsoft Viva. A partire dall’annuncio di Satya Nadella, il tam-tam dei blog e delle communities, amplificato da un ottimo lavoro di press room orchestrato da Redmond, per tutta la settimana non si è quasi parlato d’altro.
In certi momenti, partecipando a riunioni con colleghi e clienti, Microsoft Viva ha giocato il ruolo dell’ice breaker, agendo più efficacemente delle chiacchiere sul meteo (neve e gelo in arrivo) e del toto-ministri del nuovo governo Draghi.
Tra i commenti non sono anche mancate le opinioni più scettiche: come quelli che sono convinti che Viva sia un po’ una “minestra riscaldata”, riproponendo -come novità- alcune componenti e tecnologie che in realtà esistevano già.
Non sono personalmente del tutto d’accordo, e senza dubbio occorre riconoscere a Microsoft la capacità di comunicare un’idea, un concetto che copre un’esigenza, andando così a riempire uno spazio.
Lo spazio è quello dell’Employee Experience Platform (EXP), combinando una serie di “moduli”, alcuni dei quali inclusi nelle sottoscrizioni di Office 365, ed altri con la previsione di un extra costo legato ad add-on di sottoscrizione.
Ma vediamo di esplorare quali sono i componenti che compongono Microsoft Viva.
Viva Connections
Introduce, all’interno di Microsoft Teams, un singolo punto di accesso a supporto dell’employee engagement e della comunicazione interna.
Viva Connections fornisce all’utente un feed e una dashboard personalizzabili, facilitando l’accesso a risorse provenienti dalle diverse anime del Digital Workplace.
Viva Insight abilita al lavoro smart, indicando al dipendente una serie di obiettivi da raggiungere per diventare più virtuosi nel proprio life balance.
Gli insights sono basati su dati aggregati e raccolti dai diversi strumenti della piattaforma Microsoft 365, offrendo una serie di indicatori volti a migliorare la produttività ed il benessere.
Per chi conosce il tool MyAnalytics sa già bene di cosa stiamo parlando.
Viva Learning aiuta gli utenti ad imparare il lavoro di tutti i giorni e ad assorbire la cultura aziendale attraverso percorsi formali ed informali.
Fornisce risposte ai bisogni operativi, condensando in un unico punto di accesso i contenuti formati ed informativi, integrandosi con le principali piattaforme di e-learning e di skills management (es. Cornerstone, Saba, SAP SuccessFactors, Skillsoft, Coursera, edX).
Propone una serie di apps per Microsoft Teams, offrendo soluzioni per accedere ai contenuti ed alle funzionalità di tutti i giorni all’interno degli strumenti dell’organizzazione.
Viva Topics sfrutterà le capacità dell’intelligenza artificiale (AI) per offrire dati e risorse utili e pertinenti per l’utente, suggerendo documenti e strumenti che hanno a che fare con il lavoro del dipendente, con i suoi progetti processi, prodotti e clienti.
Microsoft sta rilasciando un aggiornamento per i ruoli amministrativi di Microsoft 365, con impatti su Microsoft 365 admin center, Azure AD portal, e Microsoft Graph API.
Ecco di seguito una tabella riepilogativa di mapping (dove si possono notare i cambiamenti, in gran parte semplici cambi di nome):
Segnalo un’interessante mappa interattiva che descrive, servizio per servizio, dove risiedono i dati dei propri servzi e contenuti su Azure.
Sulla stessa linea, segnalo anche un’altra pagina interessante sulla “Data Residency“, dove è possibile notare anche un incoraggiante “coming soon” per il data center Azure del North Italy (Milan).
Segnalo questo video, dove vengono presentate le principali novità per supportare la migrazione di contenuto verso Microsoft 365.
Le tipologie di sorgenti sono tre:
Migrazione da sorgenti “legacy”, come da cartelle condivise di File Server
Migrazione da versioni on-premises di SharePoint
Migrazione da sistemi concorrenti (Box, Dropbox e G Suite)
Di fatto si parla del servizio Mover, acquisito da Microsoft lo scorso anno ed ora in via di integrazione nell’interfaccia amministrativa di Microsoft 365, così come raccontavo qualche tempo fa.
Si vanno così ad arricchire gli strumenti di migrazione del contenuto integrati in Microsoft 365, che si affiancano ai numerosi tool di migrazione prodotti da terze parti (Sharegate, Quest/Metalogix, AvePoint, …).
Alcune delle certificazioni tecniche più diffuse e popolari, mi riferisco a Microsoft MCSA, MCSD e MCSE, saranno ritirate a breve (30/06/2020).
Per chi è in attualmente possesso di questi titoli di certificazione, nessun timore, perché i titoli resteranno presenti sul proprio transcript di certificazione, per almeno un paio d’anni (puoi risulteranno come “inactive”).
Tutto questo per fare spazio alle nuove certificazioni Microsoft di tipo “role based”.
Parlo di una rosa di ben 34 nuove certificazioni Microsoft (destinate a salire), incentrate sui temi Azure, Modern Workplace e Business Applications (Dynamics e Power Platform).
Ma come aggiornare le vecchie certificazioni possedute?
Percorsi di transizione suggeriti, dalle vecchie alle nuove certificazioni
Per chi possiede il titolo di MCSE Productivity, come ad esempio il sottoscritto, Microsoft suggerisce la transizione verso le nuove certificazioni role-base:
La community internazionale delle Office 365 e SharePoint Communities, a cui aderisce anche la nostra community italiana, ha lanciato la nuova piattaforma online a supporto degli eventi tecnici e formativi rivolti alla community degli esperti e degli utilizzatori di Microsoft 365 ed Azure.
CollabDays è il nuovo brand, e corrisponde ad un portale e offre il nome per il nuovo format di eventi in presenza.
Noi italiani saremo tra i primi (una volta tanto!), ed è stato annunciato anche CollabDays Milan 2020, il 4 e 5 giugno 2020.
CollabDays Milan 2020 sarà un “doppio evento”, con il primo giorno strutturato in workshop paralleli della durata dell’intera giornata, che avranno anche l’obiettivo di contribuire a sostenere economicamente l’evento della seconda giornata, aperto a tutti e strutturato secondo il format della conferenza multi-track.
Nelle prossime settimane saranno pubblicati ulteriori dettagli, sia sui contenuti che sulla formula dell’iniziativa, che ovviamente sulla location.
Ricordo anche, se fai parte di un’azienda, che esiste la possibilità di sostenere la community, tramite sponsorizzazione.
Microsoft ha recentemente rilasciato (come previsto dalla roadmap ID 54434) la possibilità di creare nuovi account utente basati su modello.
In questo modo è possibile creare efficientemente nuovi account su Office 365 in grado di “ereditare” una serie di impostazioni dal template, evitando di perdere tempo ad assegnare gli account a gruppi, a configurarne le licenze assegnate ed altre numerose impostazioni.
Il rollout della nuova funzionalità è iniziato il 23 agosto 2019, e partirà come sempre dai tenant Office 365 con attivate le funzionalità di release in Preview.
Suggerisco a tutti coloro che hanno la necessità di preparare schemi, report e presentazioni sulle tematiche legate a Microsoft Azure di dare un’occhiata agli stancil Visio delle icone di Azure.
Ho superato i miei primi esami di certificazione Microsoft nell’agosto del 1996, conseguendo il titolo MCP (Microsoft Certified Professional), per poi ottenere una certificazione “maggiore” nel 1998 con l’MCT (Trainer) e nel 1999 con l’MCSE (l’acronimo vecchio, ossia Systems Engineer). Oltre 40 esami mi pare.
Mi è anche capitato di partecipare ad un paio di panel di discussione sulle certificazioni, in occasioni di conferenze negli Stati Uniti, in un percorso che spesso ha portato a sotto valutare le certificazioni e la formazione certificata. Gli ultimi anni sono stati sicuramente di “crisi” per questi strumenti, con sempre minore considerazione da parte del mercato (in particolare in Italia essere o non essere certificato cambia poco).
Ora Microsoft (finalmente) ha deciso di rilanciare le certificazioni, cercando di avvicinare maggiormente i nuovi titoli al mondo reale, considerando che le precedenti certificazioni erano molto orientate al prodotto e con diversi “vuoti”, senza coprire diverse figure professionali. Ad esempio sul mondo Office 365 era coperta la figura sistemistica (MCSA for Office 365) ma era debole la copertura sul mondo sviluppo e totalmente scoperta quella riferita all’adozione e configurazione/personalizzazione (quello che spesso definiamo site builder per il mondo SharePoint).
Le nuove certificazioni sono definite “Role Based”, ed hanno sempre un background tecnico, aggregandosi per tre macro titoli, dettagliati con l’area di specializzazione (titoli che possono anche diventare percorsi a scalare):
Microsoft Certified Fundamentals
Microsoft 365 Certified Fundamentals
Microsoft Certified Azure Fundamentals
Microsoft Certified Associate
Microsoft Certified: Azure AI Engineer Associate
Microsoft Certified: Azure Data Scientist Associate
Microsoft Certified: Azure Data Engineer Associate
Microsoft Certified: Dynamics 365 for Sales Functional Consultant Associate
Microsoft Certified: Dynamics 365 for Customer Service Functional Consultant Associate
Microsoft 365 Certified: Messaging Administrator Associate
Microsoft 365 Certified: Teamwork Administrator Associate
Microsoft 365 Certified: Security Administrator Associate
Microsoft 365 Certified: Modern Desktop Administrator
Microsoft Certified: Azure Administrator
Microsoft Certified: Azure Developer
Microsoft Certified Expert
Microsoft Certified: Azure DevOps Engineer
Microsoft 365 Certified: Enterprise Administrator
Microsoft Certified: Azure Solutions Architect
I nuovi esami di certificazione, a differenza di quelli storici che avevano solitamente una codifica 70-xxx, sono riconoscibili dai codici MS-xxx.
Attenzione a chi possiede certificazioni maggiori (vecchio stile) perché sono previste delle scorciatoie per conseguire le nuove certificazioni. Ad esempio io possiedo l’MCSE Productivity (Microsoft Certified Solutions Expert), e con i soli esami MS-100 e MS-101 posso conseguire la certificazione Microsoft 365 Certified: Enterprise Administrator.
I prezzi degli esami di certificazione sono variabili, dai 99 USD dell’esame MS-900 di una certificazione Fundamentals ai 165 USD di un esame Expert come l’MS-100. Restano invariati i canali di erogazione degli esami, presso i Testing Center Pearson VUE o attraverso le procedure per gli esami online (Proctored).