Studiare l’interazione con l’utente

Uno dei punti di forza delle applicazioni o dei sistemi operativi che hanno avuto modo di diffondersi con successo, è senza dubbio quello di una ben studiata interazione con l’utente.

Parlo di UI/UX, e quindi anche di attenzione ai messaggi di dialogo verso l’utente.

Stamattina, dopo aver acceso il mio PC, ho visto comparire questo messaggio:

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Premetto che utilizzo Office Pro Plus 2016 di una sottoscrizione Office 365. Il messaggio dice e non dice diverse cose:

  • Da Office 365 arrivano aggiornamenti, anche quando meno te lo aspetti, e questo va considerato sia nelle fasi di adozione di Office 365 che nelle successive fasi del ciclo di vita
  • Nonostante io possa pensare di utilizzare Skype for Business… sotto sotto c’è ancora lync.exe
  • Dopo aver atteso anche qualche minuto (come indicato), Skype for Business (nonostante sia impostato per l’esecuzione automatica) l’ho poi dovuto avviare io manualmente.

Conclusioni? Avrei preferito poter scegliere se e quando aggiornare l’applicazione. Mi metto nei panni di un’azienda, come tanti nostri clienti, che –a fronte di messaggi di questo tipo- si troveranno i centralini dei service desk intasati, con tante perdite di tempo e falsi allarmi generati dagli utenti.

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