Una domanda tipica è legata alla scelte della versione con cui effettuare l’installazione di SharePoint (ed in particolare WSS).
In praticamente tutte le installazioni che ho incontrato nelle diverse realtà aziendali (italiane) incontrate ho visto installata la versione italiana.
La scelta è sempre legata alla comodità di trovarsi già pronta un’interfaccia in italiano per chi dovrà gestire i contenuti dei siti WSS o che in generale dovrà interagire con gli strumenti (Web designer e Contributors), pensando ad utenti non particolarmente skillati tecnicamente e con scarsa confidenza con l’inglese delle interfacce.
Ma va ricordato un elemento importante, a favore della versione inglese, cioè quello della maggiore facilità di reperimento di webparts e componenti sviluppati (spesso gratuitamente) dalla comunità mondiale degli sviluppatori SharePoint, funzionalità realizzate e testate sulla versione inglese di WSS e spesso incompatibili con quella italiana.
Adottare la versione italiana potrebbe dunque significare rinunciare all’importante opportunità di usufruire gratis o quasi di componenti per SharePoint. Oltre naturalmente a mettere in difficoltà lo sviluppatore di fronte a nomi di oggetti e percorsi tradotti in italiano, a differenza di quanto presentato da documentazione ed SDK.
Un problema reale dunque… come affrontarlo?
Il mio suggerimento è quello di installare sempre la versione inglese di WSS 2003.
Ma come risolvere il problema dell’interfaccia per gli utenti meno skillati?
Facile: esiste un apposito Language Pack per Windows SharePoint Services 2003, che non è altro che una raccolta di modelli di sito WSS (in italiano) utilizzabili per generare i siti SharePoint anche se l’architettura è in lingua inglese.
Si parte quindi dall’installazione di WSS in inglese, quindi prima di “estendere” a SharePoint qualsiasi Virtual Server della macchina si deve installare il Language Pack italiano.
Dopo aver installato il Language Pack, si procede all’estensione del Virtual Server a SharePoint, e durante l’operazione verrà chiesta anche la lingua (inglese o italiana) con sui generare il root site.
E il gioco è fatto! 🙂